Nell’articolo precedente abbiamo visto il glossario della barca a vela e l’importanza di esprimersi con le parole giuste. Ma usare i termini corretti è inutile se non si conosce quello di cui si parla! Abbiamo pensato quindi di fare un approfondimento sulla nomenclatura barca a vela.
Le basi della nomenclatura barca a vela
La barca a vela ha una forma slanciata ed elegante: distinguiamo la parte anteriore chiamata prua, da quella posteriore detta poppa.
Quando il mezzo è cabinato, ossia presenta una cabina (ambiente abitabile all’interno dello scafo), possiede anche una chiglia. Questo è un elemento che permette all’imbarcazione di non ribaltarsi, potremmo dire che è una vera e propria zavorra.
Tra la nomenclatura barca a vela non possiamo non menzionare la coperta: questa è la zona che viene chiamata anche ponte e si tratta della superficie esterna del mezzo. La coperta è la zona dove si trascorre la maggior parte del tempo, mentre sotto coperta di solito si trova l’area “notte”.
Esterni e interni
Di solito si sale sulla barca a vela da poppa: da questo punto possiamo distinguere il pozzetto, un’area molto importante, il vero e proprio cuore della barca a vela.
Questo si trova tra tambuccio (l’apertura tramite cui si va sottocoperta) e spiaggetta, può avere una grandezza dai 4 ai 6 mq e si tratta di una sorta di soggiorno.
La spiaggetta è un’area molto interessante: possiamo considerarla alla stregua di un piccolo balcone, una piattaforma larga più o meno quanto la barca stessa che sta a pelo d’acqua ed è la parte in cui è possibile fare tutte le attività all’aperto.
È possibile stare a osservare il panorama anche dal lato opposto alla poppa: a prua è infatti presente il verricello dell’ancora dove è possibile rilassarsi… ma non troppo! Occorre sempre tenersi saldamente con le mani per evitare di cadere in acqua.
Tornando al pozzetto, in questo ambiente si trovano:
- tutti gli strumenti per la navigazione
- un tavolo attrezzato con portaoggetti e spazi dove posare cibi e bevande
- panche su cui sedersi (di solito corredate da grandi cuscini)
In questo spazio è possibile stare protetti dal sole sia perché una parte si trova all’interno dello scafo, ma anche grazie alla presenza della cappottina (o sprayhood)
Dove si cucina in barca a vela? Nella dinette, lo spazio sottocoperta dove puoi trovare
fornello a gas, lavandino, frigorifero ed eventualmente un piccolo freezer.
Anche in questo ambiente ci sono tavolo e sedute, spesso abbattibili e che possono diventare un ulteriore posto letto per gli ospiti. Dalla dinette si accede poi alle cabine e al bagno.
Nomenclatura barca a vela: tutto sulla navigazione
Le barche a vela hanno un motore, ma si muovono soprattutto grazie alla spinta del vento: alla spinta motrice contribuiscono ovviamente le vele, ma anche albero, scafo, chiglia e timone.
Per sostenere le vele si utilizza l’albero (può arrivare a un altezza di oltre quindici metri), oggetto in alluminio tenuto a sua volta in posizione da cavi in acciaio: strallo di prua e strallo di poppa.
Lo scafo è la parte principale della barca, quella che ne garantisce il funzionamento e, a seconda della forma, maggiore o minore manovrabilità e velocità di navigazione.
Le barche a vela più diffuse sono monoscafi mentre quelle con multiscafi sono catamarani e trimarani. Abbiamo parlato poco fa di forma dello scafo, che può essere tondo oppure a V; mentre per quanto riguarda i materiali si prediligono legno, vetroresina o alluminio.
La chiglia è la parte più bassa e robusta dello scafo: come abbiamo visto prima si tratta di una zavorra che va da poppa a prua e permette alla barca di non ribaltarsi. È un elemento che influenza ampiamente le performance dell’imbarcazione e infatti ogni progetto ha una chiglia specifica, che può variare nella forma, nelle dimensioni e nel materiale (tutti pesanti come ferro, piombo e cemento).
L’ultimo elemento della nomenclatura barca a vela a cui accennare è il timone, la parte che garantisce manovrabilità e permette la riduzione dello scarroccio. Ce ne sono di diversi tipi: integrato nella chiglia, con skeg, sospeso, fissato a poppa, doppio.
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